Un affresco di New York fatto da dentro attraverso le ore dell'ultima giornata di libertà di chi ha scelto una strada diretta verso il profitto. Se non cresci a Manhattan è dura la vita nella Grande Mela con il suo palcoscenico di bellezza: decidi che sei troppo in gamba per una gavetta lunga e incerta. Non ti preoccupi della roba che vendi: ti permette di avere un bell'appartamento e un auto sportiva, la tua donna ti adora e loro...se non gliela vendi tu gliela vende qualcun'altro.
Poi qualcuno ti fotte, i federali trovano la roba in casa e nell'ultimo giorno di libertà prima del carcere ti aspetta una festa con il boss e i due migliori amici: un insegnante e un broker.
Non è la resa dei conti, ma un bilancio tra cio che è e quello che sarebbe potuto essere: due amici diversi tra loro e una donna sexy, un padre messo volutamente da parte e il boss. lui che dà la festa di addio, ma anche colui che teme la spiata, la debolezza del suo pupillo, una volta in carcere.
Un finale visionario o di speranza?
Dall'autore de "La città dei ladri", il romanzo e il film omonimo di Spike Lee
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