venerdì 17 luglio 2015

Scuole di scrittura. O come si dice oggi, storytelling.

Premesso che parlo da scrittore nel'età dello svezzamento non posso far e a meno di notare, certo che tutti l'abbiamo notato, del fiorire di due tipi di vegetazione. Quella degli Editori in cerca di esordienti e quella dei Corsi di scrittura creativa.
Nel primo caso spiace verfificare (è capitato a me, come ad altri, di mandare un manoscritto e,  vederselo valutare con risposta positiva entro una decina di giorni. Beh, forse manco è stato letto, il dubbio ti sorge. Incertezza che sparisce quando ti viene proposta la pubblicazione (o stampa), con onere variabile,   di un certo numero di copie che tu, povero autore, dovrai pensare a piazzare. Magari con un bel banchetto in piazza. Ci sono certo figure serie che si impegnanoper dare voce a "penne" nuove, con grande fatica e in numero esiguo, oppure resta il self-publishing con piattaforme gratuite (elettroniche) o costo accettabile (cartaceo). Certo sta a te l'impegno della promozione...fino all'odierno crowdfunding 
Ma come arriva una persona, con buone storie in testa e nel cuore, a scrivere?
Come nello sport non credo basti il talento, anche se non tutti vinceranno il Mondiale di Calcio o lo Strega; quindi si cercano corsi di scrittura. E qui c'è la fioritura: on-line, settimanli, mensili...biennali.
Il problema è che prosperano anche le tariffe, da poche centinaia di Euro per corsi di alcuni mesi (lezioni settimanali) a migliaia (l'equivalente di un Masterpost-universitario!). C'è quindi una richiesta in aumento e l'offerta si adegua e , secondo leggi di mercato, i prezzi lievitano.
Cosa scegliere quindi?
Non credo ci siano regole assolute, se non quella di mediare tra le proprie aspirazioni e i propri mezzi. Non credo neanche sia un problema di età: una grande amore può nascere anche dopo i quarant'anni!
Ritengo però che ognuno debba assecondare un suo stile: cercare di scrivere secondo le sue corde e non forzarsi in modelli o mode del momento. Opterei anche per qualcuno che valuti ciò che oggi significa scrivere: creare storie (o migliorare storie "viste" nella vita") con personaggi veri, non cullarsi in esercizi di stile e ricordare che, negli anni duemila, la cross-medialità è importante. Non disdegnare suggestioni che arrivino da film o fumetto d'autore, utilizzare le risorse della rete e documntarsi.Poi leggere, leggere, leggere: il resto è solo voglia di storie!



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